Quando scende la sera
la tristezza appesantisce il cuore
e nella solitudine guardiamo verso l’alto
in quel cielo immenso
l’unica cosa che ci consola,
ci perdiamo nelle galassie infinite
tra desideri e realtà.
E’ lassù che vediamo
la nostra immagine riflessa
come in uno specchio,
lasciando giù quella estranea
alla nostra anima.
Ci immergiamo tra le correnti del vento
dove il tempo non esiste
e il mistero ci affascina
chiudiamo la mente,
sopprimiamo i dolori,
lasciamo i ricordi terreni laggiù.
Tutto scorre quieto,
troppo,
qualcosa si muove negli abissi dell’animo
e ci spaventa,
due misere parole ci riportano indietro,
e capiamo che era solo
un’illusione.
09/07/2015
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