Tu,
maledetta o benedetta poesia,
mi hai rapita
trascinata come
una barca alla
deriva
tra fantasie e sogni
d’amore inesistenti.
Tu,
mi travolgi come
in tempeste di
sabbia o di mare,
mi inebri come
il profumo della
primavera,
mi fermi il tempo
nell’istante
in cui la penna scorre
su queste pagine bianche.
Compagna di solitudine,
complice dell’anima,
mi porti a tracciare
parole che escono dal cuore,
che non vorrei
mai far uscire.
Mi avvolgi di una luce magica
e mi danno quando il buio
comprime la mente,
ma senza di te
io, non sono
niente
01/04/2014
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